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Pasqua e Mimose


L'angelo disse alle donne: "Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: "È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto". Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli. (Mt 28, 5-8)

 

Nella "follia" della Croce c'è anche questo: Cristo affida a delle donne il compito di annunciare al mondo la sua Resurrezione. Donne alle quali, per la legge ebraica, era vietato perfino di fornire testimonianza in un tribunale. Ho scritto (e certo virgolettato) di "follia" della Croce. Ma l'intero scorrere delle ore che precedono e seguono quelle dolorose della Passione sono "folli". Basti pensare che viene messo a capo della nuova Chiesa uno che rappa il suo tradimento sul karaoke di un chicchirichì, che un ladrone che affianca Gesù sulla croce arriva primo nella cronoscalata Golgota-Paradiso, che dopo un intervento oftalmico sulla tangenziale di Damasco viene eletto a testimonial della Fede un feroce persecutore dei primi cristiani. C'è chi data da Gesù l'introduzione di concetti quali la carità e la compassione. Mica vero. È tutta roba già presente prima della venuta del Messia. Penso ad esempio al pensiero confuciano (via Mencio) del "bambino e del pozzo", penso alla pietas del mondo latino pagano. Gesù rivoluziona ed introduce altro. Nello scrivere daccapo la storia della salvezza degli uomini, rovescia concetti ritenuti fino ad allora intoccabili. Tra questi, il ruolo della donna nella società. L'intero suo percorso terreno e segnatamente i tre anni del manifestarsi della Buona Novella ne sono nitida testimonianza. Dalla Maddalena che sottrae alla lapidazione fino alla samaritana straniera (stavo per dire extracomunitaria...), innumerevoli sono le prove degli "occhi nuovi" con i quali Gesù guarda all'altra metà del cielo. È solo una boutade, ma mandatela giù insieme alle libagioni della festa: è fresco il ricordo dell'8 marzo, ma quasi verrebbe da farlo coincidere con questo giorno. Dopotutto, ogni Domenica è Pasqua. E le scriviamo entrambe al femminile. Auguri a tutte, allora. E a tutti gli uomini di buona volontà.

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