Il biscotto dei biscottini
Cookies. Sono quei biscottini al cioccolato che di solito lascio lì sugli scaffali dei supermercati perchè non mi piacciono. Meno ancora mi piacciono i cookies che ormai disseminano ogni nostro percorso sul web.
Per i pochi che non sanno cosa sono questi 'biscottini' mi provo a spiegarlo facendo appello alla sintesi. I cookies prendono traccia della nostra navigazione su internet, ad esempio assumendo informazioni del nostro passaggio su una pagina o prendendo conto dei nostri click su un prodotto commerciale. Per una cervellotica normativa comunitaria ogni pagina web deve avvertire il navigatore della presenza di cookies, ma questi sono talmente onnipresenti che ormai questa avvertenza ci è più d'impaccio che d'aiuto. So che anche i goodfellows di RBE l'hanno dovuto controvoglia inserire sulla loro innocente website http://radiobellaeta.wix.com/radiobellaeta
Facebook è intervenuta di recente a recepire questa normativa (la Cookie Law è del 2014) e non vi sarà sfuggito che da qualche giorno ogni volta che entriamo su questo social network compare in alto un fastidioso banner che ci affrettiamo a rimuovere in qualche modo. Ficcanaso come siamo, invece di eliminarlo lo siamo andati a leggere per scoprire che non solo la Facebook Inc. ci segue nelle nostre passeggiate all'ombra della Grande Effe Minuscola ma anche ai margini di questa navigazione. Insomma, questi cookies sono come la pubblicità. Stanno dappertutto. Anzi meglio dire che servono proprio alla pubblicità, per modulare l'offerta su misura al consumatore. Siamo alle solite. Anche sul Mare Magno della Rete siamo prima consumatori e poi (forse) cittadini. Vado a farmi un gelato in coppetta, ma senza biscottino.