Truffe buffe
Nel vostro peregrinare su Fesbucco vi sarà capitato di imbattervi su qualche annuncio che suona pressapoco così "Ringrazio il signor Pinco Pallino perchè avevo bisogno di un prestito che le banche mi avevano rifiutato...." e via così per descrivere le vantaggiose offerte di questo improvvisato "benefattore". Di solito questi annunci sono tradotti in un italiano approssimativo e non ci vuole uno Sherlock Holmes per individuare il raggiro. Resta da capire chi possa abboccare a delle truffe così maldestre. Il meccanismo si fonda sullo 'spamming', sull'insistita condivisione dell'annuncio in centinaia di gruppi e pagine per moltiplicarne la diffusione. Ad agevolare la stolta operazione ci sono dei software che sono in grado di replicare a raffica lo stesso commento milioni di volte. In più, iscriversi ad un social network non costa niente, non pretende la verifica della vera identità e quella che ne deriva è pubblicità tutta gratis. Resta irrisolta la domanda su chi può cadere in simili trappole. Non ho altra risposta che rimandarvi alla lettura dei verbali del processo per Wanna Marchi ed il suo improvvisato stregone brasiliano. Al punto che riesce difficile capire se è più vile il truffatore o più scemo il truffato. Buon mezz'agosto