Disabile chi?
La notizia è di quelle che ti costringono ad ingollare un caffè supplementare per sincerarti che sei davvero sveglio. A Rio l'atleta algerino Abdellatif Baka ha corso i 1500 metri con un tempo inferiore a quello fatto segnare nella finale delle Olimpiadi di un mese fa. La particolarità dell'evento è data dal fatto che Baka è un atleta ipovedente ed è corroborata dalla prestazione dei tre che lo hanno seguito, tutti sotto il tempo della medaglia d'oro di Rio, l'americano Centrowitz. Ero a Londra durante le Paraolimpiadi del 2012, svoltesi anche quelle all'indomani dei Giochi. Le strutture sportive erano le medesime e mi colpì la distanza tra la logistica e l'effettiva partecipazione dei media a quell'evento: centinaia di postazioni per i giornalisti erano desolatamente lasciate vuote. Sarebbe tempo di elevare le Paraolimpiadi a manifestazione sportiva a tutto tondo, al punto di pensare di sovrapporla in certi casi nelle stesse competizioni. Significative sono le parole di Baka all'arrivo "mi sarebbe piaciuto esserci ad agosto". Ma più di tutto mi sembra arrivato il tempo di rimuovere dal nostro glossarietto la parola "disabile". Se mi vedeste correre contro Baka chi di noi due sarebbe il disabile?