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Un grande avvenire dietro le spalle


Quelli che al loro compleanno dicono che gli anni non se li sentono li avvio sbrigativamente ad un test audiometrico. Così come lascio alle sue fragili illusioni chi afferma che l'età non è un fatto anagrafico l'importante-è-sentirsi-giovani-dentro. Complice un artificioso foraggio dell'autostima sui social network, si vanno facendo largo parecchie di queste sciocchezze intorno all'età. Credo che ne siano consapevoli anche gli agitatori di links che sventolano tronfi assiomi quali "la donna è più bella dopo i 40 anni", con quel "quaranta" che declina la sua tabella del 10 fino alla ottuagenarietà. Riportiamo le cose come stanno, signori. L'età è un numero che non ammette interpretazioni. L'atto di nascita determina anzi l'unico numero certo che ci accompagna per tutto il nostro transito terreno. Ma vengo a compleanni&dintorni. Personalmente, lo svolgere del tempo non riesco a cadenzarlo col soffio delle candeline. Mi riesce più facile computarlo col quadriennale rintocco di Olimpiadi e Mondiali di calcio, ad esempio. Oppure accompagnandolo con gli eventi che mi hanno visto testimone, più o meno direttamente. In alcune di queste vicende ritrovo infatti i miei più autentici passaggi generazionali. Provo a spiegarmi con qualche esempio. Compresi che la mia infanzia era finita con la strage di Monaco alle Olimpiadi e la mia adolescenza si esaurì quando vidi un coetaneo esordire in Nazionale in una trasferta nell'ex-DDR. Ad accompagnarmi fin qui, come ideali stampelle di conforto, sono sempre stati i 'grandi' longevi. Tanto per capirci, so già che quando Mick Jagger smetterà di cantare ne ricaverò una brusca ricaduta umorale. Oggi fanno cifra tonda due personaggi famosi. Lorenzo Cherubini aka Jovanotti compie 50 anni ma con la sua zeppola di 'esse' mi fa pensare che sia ancora lo stesso pischello di guarda mamma come mi diverto. Ed io pischello con lui. Poi c'è Francesco Totti. Oggi fa 40 anni ma è morettianamente quello "splendido quarantenne" che può guardare con orgoglio al suo passato ed al suo presente.

Vittorio Gassmann scrisse uno splendido libro di memorie, ve ne raccomando la lettura: "Un grande avvenire dietro le spalle" Il titolo si presta ai due festeggiati di oggi. Auguri Lorenzo, auguri Francesco.

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