Punto di non ritorno
CRONACHE DALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA
=== Before the Flood / Punto di non ritorno ===
di Fisher Stevens - USA, 2016, 95’
Se siete di quelli che "oggi una giornataccia, un quarto d'ora per trovare un parcheggio" forse è meglio che non andiate avanti nella lettura. Questo documentario testimonia come il pianeta Terra sta per conoscere uno dei suoi più grandi sconvolgimenti dai tempi della Creazione. Anzi, ci siamo già dentro. Leonardo DiCaprio lo testimonia documentando sul posto il disgelo dei Poli, la deforestazione dell'Indonesia, l'inquinamento di Shangai, l'innalzamento delle acque in Florida. In questa indagine fa anche di più, intervistando studiosi, uomini politici, attivisti dell'ecologia. Spesso il "riscaldamento globale" derivante dalle emissioni di anidride carbonica conosce due tipi di obiezione. C'è chi ancora oggi - a dispetto dei dati - seguita a negare l'esistenza del problema (il pezzo in cui Trump si lamenta per il freddo e dileggia la questione del CO2 è tragicamente comico). C'è chi invece ne fa un qualcosa lontano nel tempo, roba con la quale dovranno misurarsi forse i nipoti dei nostri nipoti. E a questo punto possono interrompere la lettura quelli che preferiscono tenersi alla larga dalle cattive notizie. Vado avanti per gli ostinati, per quelli che preferiscono tenere gli occhi aperti, per quelli che giudicano più importante sapere piuttosto che nascondersi. Nel prossimo decennio centinaia di isolette e atolli del Pacifico spariranno, nel 2040 la Groenlandia sarà priva di ghiacci, in estate il Polo Nord sarà navigabile. Non pensiate che sia un problema che riguarda solo foche ed orsi polari oppure solo qualche centinaio di polinesiani. L'innalzamento delle acque e l'aumento della desertificazione produrranno effetti devastanti sulla vita dell'intero pianeta e quindi sulla nostre stesse esistenze. "Before the Flood" (che è stato è stato liberamente tradotto per il mercato italiano come "Punto di non ritorno") non è però soltanto un angosciante grido di dolore e non si limita ad evidenziare il drammatico stato delle cose. Dà voce a studiosi ed esperti che indicano delle soluzioni urgenti ed irrinviabili, fa capire come negli organismi internazionali si sia finalmente presa coscienza delle dimensioni del fenomeno. Significativamente, il film si chiude con l'incontro con il Papa. Una delle chiavi fondamentali per salvare questo nostro pianeta risiede in una redistribuzione delle ricchezze e in un profondo cambiamento dei nostri stili di vita. Sono i concetti espressi proprio da Francesco nella sua enciclica “Laudato sì". Vi rimando alla visione di questo film, che sarà trasmesso anche su National Geographic Channel (canale 403 di sky) domenica 30 ottobre alle 21. Non riesco a chiudere senza citare la colonna sonora di questa pellicola. Trent Reznor e Atticus Ross (già vincitori di un Oscar per "The Social Network") con un pathos privo di enfasi hanno prodotto un emozionante tappeto musicale svolto ai piedi di questo nostro pianeta ferito, ammalato ma ancora magnifico.