Gli occhi di Kim
Questa foto l'avrete certamente già vista e molti di voi l'avranno riconosciuta. Documenta meglio di mille libri l'orrore della guerra e 40 anni fa valse il Premio Pulitzer al suo autore, il fotografo Nick Ut. Ritrae un gruppo di bambini vietnamiti che fuggono piangendo dal loro villaggio in fiamme. Ancora su questa foto, la ragazzina al centro - che è coperta solo da ustioni e lacrime - aveva 9 anni all'epoca. Il suo nome è Kim Phúc ed oggi è ambasciatrice dell'UNESCO e dirige una fondazione che aiuta le piccole vittime delle guerre in tutto il mondo. Ma non è per ricordarvi di questo eccezionale scatto fotografico che vado tormentando la tastiera del mio computer, la cosa riguarda invece Facebook e certe sue strampalate regole. Pochi giorni fa lo scrittore norvegese Tom Egeland ha postato una discussione dove - nell'affrontare il tema delle immagini di guerra - ha riproposto anche questa drammatica foto. Beh, se l'è vista cancellare con la seguente bizzarra motivazione : "nudità infantile". Di più e peggio, hanno addirittura bloccato l'account di accesso al network. A dirla cruda, l'hanno trattato alla stregua di un pedofilo. Solo dopo diverse ore, resa pubblica la vicenda, ad Egeland sono stati reintegrati account e contenuti Sui meccanismi di controllo, Facebook meriterebbe un'analisi più approfondita delle mie raffazzonate righe, ma ho la sensazione che gran parte delle verifiche avvengano assecondando gli algoritmi dei software installati sui server della società californiana. Quanto al contributo degli editors, credo che siano delocalizzati un pò come accade per i call-center. Se perdi una carta di credito in Inghilterra, quando provi a comporre il numero verde per denunciarne lo smarrimento è facile che ti rispondano da un qualche slum di Calcutta . Chissà che non accada lo stesso anche qui, all'ombra della Grande Effe Minuscola. E si chiude il cerchio. Ieri il Vietnam oggi la Siria, sono bambini e ragazzi le prime vittime della guerra. Non parlo solo della guerra fatta con le armi, ma anche quella derivante dalle logiche del mercato nel tempo della globalizzazione. Ci sono ancora milioni di creature private dell'istruzione, di condizioni di vita dignitose, della loro stessa infanzia. Facebook può anche rimuovere questa foto, ma gli occhi spaventati della piccola Kim Phúc continuano ad essere un monito per tutti gli uomini di buona volontà.