Il Lapo lapidato
Ricco, va con i trans e pippa la coca. L'ultima storia giudiziaria di Lapo Elkann ha tutti gli ingredienti per allestire la gogna sulla piazza mediatica. Facile attendersi una pioggia di likes sui social a chi coprirà di battutacce ed insulti il disordinato rampollo degli Agnelli. Troppo facile il "tutti contro uno", al punto che vien voglia di provare a prendere le parti del Lapo imprigionato a New York e lapidato sui giornali. Anzi, vista la difficoltà oggettiva dell'operazione, preferisco ripiegare su una più generale considerazione di questi linciaggi mediatici. In questo caso, a dar retta ai primi commenti che leggo in giro, c'è diffuso un malcelato compiacimento nel sapere che un miliardario è in carcere dopo 2 giorni di droga-party con escort dalla dubbia anagrafe. A tanti non par vero di rimbalzare le proprie quotidiane insoddisfazioni su un tipo del genere. E' un meccanismo già collaudato in passato e vi esento dagli innumerevoli esempi solo per sintesi. Mi aspetto giornate di autentica apoteosi del "noi buoni, voi cattivi" , autentica architrave dove poggia il grosso della comunicazione fesbucchiana. Di là i falsi, di qua i sinceri. No, non mi convincete. tutto troppo semplice. Al punto da suonarmi sospetto. A sbattere il Lapo in prima pagina sono i suoi soldi. Le file di macchine in attesa di caricare i viados sulla Salaria non meritano tanta attenzione. E chissà quanti di quei clienti stanno ora gettando pietre sul Lapo lapidato.