1.790.000.000
1.790.000.000. Un miliardo e settecento milioni. Si fa fatica a leggerlo, questo numero. E' quello degli iscritti a Facebook, il più grande social network del mondo. I motivi del suo successo sono presto spiegabili. E' gratis, facile da usare e con un paio di click sei già connesso con gli altri. La Facebook Inc., anche grazie a questa sua semplicità d'impiego, è diventata un gigante delle comunicazioni. In questo 2016 si avvia a sfiorare i 10 miliardi di dollari di profitti. Eppure, è proprio in questa sua enorme, planetaria dimensione che la società californiana rischia di manifestare il suo vero limite. Sull' inglese The Guardian ho pescato ieri un'intervista a Carl Miller, research director al Centro per l'Analisi dei Social Media. Il tipo afferma che FB sia diventato troppo grande per essere regolato in qualche modo. Il problema è la differente legislazione dei singoli paesi. Insomma, potremmo dire che le moderne comunicazioni descrivono un mondo più omogeneo di quello che è effettivamente. Di più, un mondo che anzichè favorire la libera circolazione delle idee e delle genti sembra invece arroccarsi verso i particolarismi regionali. Tutto sommato, il vero motivo dell'affermazione di Trump, del Brexit e del voto in molti stati europei risiede proprio in questo. Verrebbe voglia di dire che c'è un titanico braccio di ferro tra il vecchio e il nuovo, ma lascio dei puntini dei sospensione perchè troppo complesso sarebbe affrontare qui le complicanze socio-economiche che ne derivano. Mi limito allora a tornare a quel numerone con il quale ho aperto. Sarebbe sbagliato tradurlo in effettive anime. No, non ci credo che siano un miliardo e settecento milioni gli utenti di Facebook. Quelli sono gli account aperti, insomma tutti quelli che hanno creato un profilo. Milioni di questi saranno rimasti lì, dormienti. Poi ce ne sono un casino di "poliprofilisti"... gente che invece di avere solo un account ne hanno creato un secondo, un terzo e chissà quanti altri. Chi scrive ne ha conosciuti a iosa, nel suo tormentato peregrinare all'ombra della Grande Effe Minuscola. C'è chi maneggia FB come una 'second life' virtuale, ci sono degli autentici "professionisti" del mezzo, ci sono stalkers, sfigati, escort, nani e ballerine. Una "corte dei miracoli" troppo difficile da censire ma così estesa da alterare il dato numerico degli iscritti effettivi. Alla Facebook Inc. poco importa, dopotutto. Anzi, il fatto che non contrasti efficacemente il proliferarsi di questi profili fake è lì a dimostrare che non se ne dispiace. La citazione è di quelle che può suonare fastidiosa per qualcuno e me ne scuso. Ma prendo in prestito Ben per dire che mai come in questo caso "il numero è potenza".