Viale del tramonto
Questo 2016 speriamo si affretti a chiudere. Per la musica pop qualcuno lo ha già definito come 'annus horribilis'. A far compagnia al Gran Coro degli Angeli sono andati David Bowie, Prince, Greg Lake&Keith Emerson (lasciatemeli ricordare insieme anche qui), Leonard Cohen, George Michael ... ed ho solo riportato i nomi più celebri. Ma non vorrei scrivere qui di questi artisti, perchè meglio delle parole è la loro musica a perpetuarne il ricordo. Vorrei invece soffermarmi sul fatto che spesso queste star muoiono in condizioni di penoso disagio. Non voglio generalizzare, perchè ognuno ha una sua storia ed anche il momento del trapasso non è per tutti lo stesso, ma non è raro leggere della morte di popolari artisti in una condizione di penosa solitudine. I precedenti sono così tanti che è inutile farne un triste elenco. Ma da Brian Jones a George Michael, sono innumerevoli queste tragedie personali. Artisti che hanno avuto milioni di fans che si ritrovano a lasciare questo mondo così: senza nessuno vicino, da soli nelle loro dorate ville. Non intendo trarne delle sbrigative conclusioni psico-sociologiche e voglio tenermi lontano dal rischio di facili generalizzazioni. Ma il pensiero va alla Gloria Swanson di "Sunset Boulevard". Sì, il film di Billy Wilder dove la protagonista - un'attrice che l'avvento del sonoro ha quasi posto nel dimenticatoio - vive ancora nell'illusione di avere fama e successo. Ecco, forse questi VIP che non hanno mai fatto una fila alle poste e non hanno mai potuto mescolarsi con la gente comune si trovano a vivere una vita parallela a quella del mondo reale. Al punto da diventare deboli di fronte alle difficoltà del quotidiano e fragili quando si misurano con degli insuccessi. Peggio ancora, quando si trovano a specchiarsi con l'inevitabile china della loro produzione artistica e con l'ovvio decadimento del loro stesso fisico. Il "Viale del Tramonto" non è mai facile da percorrere perchè è cosparso delle foglie cadute delle nostre giovinezze. Se per molte di queste celebrità diventa insostenibile, c'è da rallegrarsi per la gran fortuna di essere degli sconosciuti.