Odio le mimose
Odio le mimose. Puzzano e poi quel giallo orribile, mai portato niente addosso di quel colore. Anche l'8 Marzo inizia a starmi antipatico da quando lo hanno fatto diventare la festa della donna. Ma festa di che? non mi fate gli auguri! non è il mio compleanno! Per favore risparmiatemi quest'anno la banalità delle poesie delle parole sempre le stesse e i mazzi di fiori su Facebook che tanto è tutto gratis vorrei vedere quanti con il portafoglio in mano in fila dal fioraio. L'8 Marzo non è una festa, l'8 Marzo è la Giornata delle Donne e per l'occasione i ragazzi di RBE mi hanno chiesto di scrivere qualcosa per il loro blog, così ho pensato di condividere con voi un motivo di riflessione, uno di ricordo e uno di speranza. Il primo pensiero va alle donne umiliate ed offese, violentate nel corpo e nello spirito, sfruttate e mortificate sul lavoro. La memoria del ricordo va alle donne uccise fuori e dentro casa, prime vittime dell'odio che avvelena il mondo. La speranza la trovo nella forza di noi donne "normali", di noi che mettiamo insieme il bilancio familiare, che assistiamo i figli e i genitori, che conciliamo gli impegni del lavoro e dello studio con le fatiche domestiche. Sono queste cose ad accomunarci tutte e a renderci capaci del coraggio del quotidiano. Non abbiamo più bisogno di eroine e non vogliamo più martiri. Vogliamo essere semplicemente noi stesse, donne che intendono decidere in prima persona del nostro presente e del nostro futuro. Buon 8 Marzo a tutte