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Auguri, San Giuseppe


Con la sua voracità, la società dei consumi ingolla le date del calendario, ne mastica l'originale significato e ce ne restituisce una nuova occasione per spendere dei soldi. Accade per il Natale, la Pasqua, l'Epifania ... va succedendo per il 19 marzo che è ormai universalmente associato alla festa dei papà. E invece no, oggi è prima di tutto San Giuseppe.

L'iconografia ufficiale ce lo propone di solito come un tipo con la barba, piuttosto attempato e di discutibile bellezza. A costo di sfidare certe dotte interpretazioni a me piace pensarlo invece come un bell'uomo, coraggioso e forte. Se serve per rendere meglio l'idea, uno Sean Connery palestinese. Che poi, averlo fatto santo mi pare il minimo. Dopotutto .. è vero che ha avuto per sposa la Regina di tutte le donne, la creatura più bella dai tempi della creazione. Ma del figlio finisce per testimoniare solo il lavoro nella falegnameria di famiglia; Giuseppe muore certamente prima che Gesù si manifesti pubblicamente come il Messia. Già a Cana non c'è più, roba che dividere una bottiglia con gli amici e dire questa l'ha prodotta mio figlio non è mica cosa da poco. E viene facile immaginare il suo orgoglio paterno se avesse potuto partecipare al pic-nic di massa pani&pesci oppure al discorso della montagna "senti come parla bene il mio ragazzo". Niente invece... non solo al povero Giuseppe sono state negate certe soddisfazioni ma gli andiamo anche sottraendo la residua paternità del 19 marzo. E se riusciamo a ricordarci che è il suo giorno è ormai solo merito dei bignè: prova a scusarci e auguri, San Giuseppe.

© RADIO BELLA ETA'

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