Facebook nuoce gravemente alla salute
Facebook fa male. Per meglio dire, Facebook fa star male. A dirlo è una ricerca dell''Università di Harvard pubblicata sull'autorevole American Journal of Epidemiology. L'articolo è il risultato di uno studio durato 2 anni e condotto su un campione di più di cinquemila individui; il fatto che sia redatto da professori di fama internazionale attribuisce alla ricerca tutti i crismi dell'attendibilità.
Come forse sapete, sul social network più diffuso al mondo sono iscritte più di due miliardi di persone, che è come dire che lo utilizza un terrestre su tre. Le conclusioni dei prof americani sono spietate: l'uso intenso di Facebook ha delle conseguenze dannose per la salute mentale. Proviamo a leggerne insieme i motivi.
Prima di tutto, il meccanismo dei likes e della condivisione dei link genera una latente insoddisfazione da parte dell'utente e ne mina l'autostima. Un post che resta quasi inosservato, un "buongiornissimo" ignorato arriva a provocare un vero e proprio malessere. L'altro motivo che determina aree di cupa depressione è il fatto che su Facebook ci si trova a misurare con il "meglio" delle altre persone e non con la loro effettiva identità. Le foto delle vacanze ce le fanno vedere sempre in posti magnifici, le cose che scrivono ce li fanno apparire brillanti ed intelligenti. Poco importa che il più delle cose vengano rubacchiate sul web, quello che ci arriva è un mondo che appare tanto migliore di quello che viviamo nel quotidiano.
La più drammatica delle comparazioni è determinata dall'accostamento tra le interazioni fisiche con le persone e quelle che avvengono sui social network. Mentre queste ultime sono fonte di insoddisfazione, di depressione quando non di depressione, relazionarci con gli altri vis-à-vis costituisce sempre un motivo di accrescimento individuale. Il contatto dal vivo ci restituisce insomma l'altra persona come uno come noi, con i suoi pregi e suoi difetti.
Per consolidata abitudine, durante la Quaresima "digiuno" da Facebook. Confesso in realtà che è l'unica rinuncia che riesco a fare "a buon mercato", visto che non mi costa granchè. A chi sosta tanto tempo all'ombra della Grande Effe Minuscola suggerirei di prendersi qualche pausa di questo tipo. Se Facebook nuoce gravemente alla salute, starne un pò lontani non può che far bene.
(fonte: https://academic.oup.com/aje/article-abstract/185/3/203/2915143/Association-of-Facebook-Use-With-Compromised-Well)