Bella, bionda e dice sempre sì
La notizia, che è gustosa cerasa, la colgo dal ricco frutteto del blog dell'amico Pierluigi Fagan. La società Abyss Creations ha messo in commercio delle bambole-robot dotate di intelligenza artificiale. Realizzate in silicone, queste clonate signorine possono essere commissionate in differenti fogge, dall'algida bionda alla rossa 'toda fuego'. Nel frugare sul raffinato sito dell'azienda produttrice, scopro che con meno di 5000 dollari ti recapitano questa robotica accompagnatrice. Immagino che sia sufficiente qualche minuto di ricarica usb per metterla in condizione di interagire con i nostri primi impacciati desiderata. Possiamo giocarci a scacchi, intrattenere una conversazione o "usarla" (mi si perdonerà la rude ma non impropria sintesi) per acconciarsi ad ogni nostro irrinviabile bisogno. Per certo, non sentiremo dirci che ha il mal di testa.
Il software che pilota queste plastiche bambolone è concepito per autoapprendere dalle quotidiane relazioni con il committente. Insomma imparerà ad amabilmente intrattenerci con le nostre canzoni preferite così come può prestarsi alla narrazione di speziati racconti davanti al caminetto... ovviamente a prudente distanza dalla brace, per chimiche siliconiche esigenze.
Le lettrici le rimando a versioni beta dei robot al maschile; ad un primo esame queste prime versioni appaiono così glabre ed efebiche da immaginarne impieghi meno convenzionali. Chiudo lasciando a voi il compito di trarre dalle notizia ogni più epocale considerazione. Qui mi limito a prefigurare un futuro prossimo privo di contraddittorio. Gli algoritmi dei social network e i cookies che condiscono il web già ci conducono a relazionarci solo con chi la pensa pressappoco come noi. In qualche modo, la bambola-robot sancisce il trionfo del ripiegamento individuale: ti dà sempre ragione, anche quando spari cazzate.