De amicitia
L'amicizzia. Se inondo di zeta tanto nobile sostantivo è per significarne la differenza quando se ne parla su Fesbucco. "Mi dai l'amicizzia", "t'ho levato l'amicizzia", "benvenuto nelle mie amicizzie" e via così. E' concetto che andrebbe rivisitato di questi tempi, non foss'altro per arginarne l'inflazionato uso che se ne fa. Di mio, resto convinto che un amico sia quello che conosce te e un pezzo del tuo albero genealogico, quello che ti ha fatto sentire gli schiaffi dei litigi e gli abbracci del conforto. Quello che quando ti servono di corsa 1000 euro glieli puoi chiedere. Ecco, forse il miglior modo per setacciare il disordinato gruppo di conoscenze fesbucchiane è proprio questo. Preparatevi, amicizzie. Il mio iban lo trovate nella privata messaggeria.