204 euro
Duecentoquattro euro. 170 per l'iscrizione della testata al Tribunale e 34 per registrare il dominio radiobellaeta punto it. 204 euro, tanto è costata Radio Bella Età in questo primo anno e mezzo di vita. Il resto, dai locali alle attrezzature, viene da donazioni e prestiti. Certo, c'è da aggiungere a quella piccola somma il lavoro appassionato dei collaboratori e di chi scrive, svolto senza altra ricompensa che l'ascolto di chi ci segue. Ringraziarli significherebbe rischiare di dimenticare qualcuno ed allora li accomuno così, in un unico grazie punto esclamativo. Ma - forse perché dello staff sono gli ultimi arrivati - una menzione particolare la meritano i ragazzi che si danno da fare nella produzione degli audiovisivi. Una di loro, Ilaria, l'avete conosciuta nella nostra diretta del 1° maggio da San Giovanni. Sono studenti universitari, creano applicazioni, progettano startup, fanno volontariato, conoscono l'Europa con l'Erasmus. Ai quarancinquantennisti che sbuongiornano sciocchezze su Facebook e tormentano il loro telefonino per scrivere fesserie sui giovani d'oggi, rispondono con il fresco entusiasmo delle loro idee. Quando la nostra radio l'abbiamo chiamato "Radio Bella Età" non volevamo riferirci all'anagrafe, ma andiamo convincendoci che l'età più bella è proprio la loro. Almeno per quel che riguarda la purezza dei cuori, ancora non del tutto contaminati dalle ingiustizie del mondo. Dopotutto non sono stati loro ad avvelenare le acque e l'aria del pianeta, non sono loro ad aver generato il debito pubblico, non è colpa loro se abbiamo prodotto una classe politica tanto incapace e corrotta.
Noi di RBE ripartiamo da loro, con l'entusiasmo dei ventenni. Seguiteci, se nel cuore avete vent'anni anche voi.