Carosello e Messenger
Stasera quei goodfellows di RBE trasmetteranno un audioracconto di Dino Buzzati, "La Giacca Stregata". Se riuscite per un quarto d'ora ad affrancarvi dai gravosi impegni di Fesbucco, dai selfies dei faccioni e dalle foto delle teglie di parmigiana, sarei per raccomandarvene l'ascolto. Non ve lo guasto se mi limito ad anticiparvi che la particolarità della giacca della narrazione sta nel fatto che da una delle sue tasche spuntano soldi. Tanti soldi, tutti i giorni. Dante diceva che è l'amore che "move il sole e l'altre stelle", ma è il denaro invece il vero motore degli accadimenti umani nell'età moderna. Se soffiate via la sottile patina ideologico-religiosa che spesso le copre ... non c'è guerra che non abbia avuto i soldi come movente. "L'argent est le nerf de la guerre" e frullate Google per ritrovare chi l'ha detto perché non me lo ricordo. Ancora sul denaro ... se veniamo a cercare un pò di fresco all'ombra della Grande Effe Minuscola, è di oggi una succosa novità degli instancabili guru californiani: la pubblicità entra ad intervallare le comunicazioni su Messenger, la popolare chat di Fesbucco. Per i frequentatori di questo singolare mezzo di comunicazione introdurre della pubblicità nel mezzo delle loro fitte epistole già prefigura delle bizzarre conseguenze. Alleprati mascoli abituati a strofinare il mouse su improbabili miss dovranno annacquare il testosterone con l'irrompente offerta del vicino supermercato e logorroiche commarelle si vedranno arginare la chiacchiera dalla promozione dell'ultimo I-Phone. Chissà quali algoritmi entreranno in azione in questo Carosello telematico. Forse un "ci vediamo per un caffè?" farà apparire un link di Amazon per una moka da due, forse un invito a cena innescherà un voucher per un ristorante. A me piace pensare che un "da dv dgt" possa rimandare all'acquisto di un buon dizionario.