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Bob e Alice


Se usate Fesbucco solo per sbuongiornare caffè o spupazzare cuoricini potete smettere da subito di leggere. Agli altri non sarà invece sfuggita una notizia che riguarda proprio il social network più popolare: nei laboratori di Mr. Zuckerberg due computer hanno preso a "parlare" tra loro in una lingua sconosciuta. I tecnici californiani, avvedutisi della cosa, hanno interrotto l'esperimento spegnendo i server interessati all'operazione. C'è chi ha presentato l'accadimento come una "ribellione" delle macchine sull'uomo, ma in realtà la cosa è meno avventurosa. Più semplicemente, alla Facebook Inc. vanno perfezionando degli algoritmi che saranno in grado di interagire con noi in tempo reale, per soddisfare le domande degli utenti sull'uso delle sempre più sofisticate funzioni di quella piattaforma. Provo a dirla più semplice: se qualcuno non sa come condividere un link potrà interrogare un operatore virtuale per farsi aiutare. L'affascinante campo dell'intelligenza artificiale è ancora tutto da esplorare, ma il principio è l'autoapprendimento. In buona sostanza, un computer che gioca a scacchi può accrescere le sue capacità immagazzinando dati con ogni nuova partita. E' quello che è accaduto a Menlo Park. I due computer ("Bob" e "Alice" li hanno chiamati) hanno trovato più veloce e funzionale usare una lingua che nel conversare andavano via via "costruendo". I tecnici chiedevano a quelle macchine di svolgere un'operazione elementare, quella di dividersi in armonico accordo un cappello, due libri e tre palloni. Bob e Alice lo hanno fatto smettendo di parlarsi in inglese ed adottando una lingua per noi incomprensibile, ma che a loro suonava chiarissima. Non sfido di più la vostra pazienza di lettori e mi avvio a chiudere con una sola riflessione. Nel vagabondare ai piedi della Grande Effe Minuscola mi capita spesso di incrociare delle lingue incomprensibili; fin qui pensavo fosse lo sgangherato prodotto della fragile grammatica di tanti nostri connazionali. Ora inizio a sospettare che Bob e Alice siano già tra noi. Sono itagliani.

© RADIO BELLA ETA'

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(registraz. Trib. di Roma n. 45/2016 del 9 marzo 2016)

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