Tutti al mare, ma sempre meno
Agosto. E vien voglia di fare ciaociao ci si rivede a settembre. Invece no, quei goodfellas di RBE mi domandano di infilare nella valigia delle vacanze anche qualche nuova sciocchezza. E sia.
Perché 'sto fatto delle ferie estive è introduzione tutto sommato recente. Almeno fino alla metà del XX secolo, era roba che riguardava solo quei pochi che potevano permettersele. Anzi, a dirla tutta ... andava in vacanza chi in vacanza ci stava tutto l'anno. Nobili e ricchi, insomma. Gli altri a faticare, tutti i giorni.
Le ferie retribuite vennero introdotte negli anni '30, con la Francia del Front Popu e poi dietro quel pò d'Europa che conosceva tre pasti al giorno. Lo sviluppo dei trasporti e l'estensione dei diritti dei lavoratori hanno fatto sì che nel dopoguerra siano stati poi sempre di più quelli che sono riusciti a trovare qualche settimana di tregua dalle feriali occupazioni.
Se avete governato fin qui gli sbadigli, passo gagliardo e tosto al pensierino da affidare alle vostre gite mari&monti. Nell'era delle nuove tecnologie, della robotica e delle comunicazioni ci sorprendiamo spesso a constatare come il nostro periodo di vacanza vada accorciandosi, anzichè dilatarsi. Quando qualcuno ci racconta di aver speso un mese fuori di casa lo guardiamo con un mix di ammirazione e stupore, fino a ritrovarci a rosicare come castori in overdose di Viagra. Di più, è di ieri l'annuncio della Ragioneria di Stato che per non far saltare il sistema pensionistico occorrerà lavorare fino ai 67 anni.
Provate allora a spalmarvi addosso questa domandina, insieme alle creme abbronzanti. Che società è quella che usa le moderne tecnologie per farci sgobbare di più invece che liberarci dal bisogno del lavoro salariato?
Mi tuffo nel mare magno dei pensieri grevi. Bella, regà.