Non una di meno
La violenza maschile andrebbe trattata come si fa con le sigarette che ci scrivono sopra le avvertenze ... sulle mani gli uomini dovrebbero tatuarsi la scritta "con una donna queste ti servono solo per accarezzarla e previo permesso preventivo". A 60 anni posso dire di non aver mai conosciuto i danni, non solo fisici, che può infliggere un uomo violento. Per la verità, mio padre un leggero schiaffetto me lo rifilò quando andavo al liceo ... ma falsificare la sua firma sul libretto delle giustificazioni devo riconoscere che non è stata una bella cosa... Non ho mai subito violenza fisica dagli uomini ... sarà stata la fortuna di essere cresciuta in una famiglia sana che mi ha dato la possibilità di studiare o la fortuna di aver sposato l'uomo migliore del mondo o solo fortuna e basta visto che una donna su tre ha conosciuto questo trauma. Sicuramente un'altra fortuna é quella di non essere nata in uno di quei posti dove come donna non hai diritti, neanche quello di curarti se stai male, dove sei costretta a sposarti da bambina, dove ti mutilano i genitali per qualche barbara usanza. Ecco perché oggi è un giorno che riguarda tutte le donne del mondo, quelle fortunate come me e le donne meno fortunate, umiliate ed offese, violentate nel corpo e nello spirito, sfruttate e mortificate sul lavoro. Oggi è anche un giorno di memoria, di ricordo per le donne uccise, tante di loro tra le mura domestiche. Spero che questa giornata del 25 novembre venga abolita al più presto perché significherebbe che avremmo smesso di contare le vittime del femminicidio e non sarebbero necessarie delle manifestazioni per rivendicare un diritto elementare come quello alla vita ... una vita che è NOSTRA e della quale vogliamo decidere solo NOI, senza imposizioni e condizionamenti. A proposito di manifestazioni ... oggi ci sarò anch'io, come l'anno scorso, come l'8 marzo, in mezzo a tantissime che hanno l'età di mia figlia e molte che potrebbero essermi nipoti. Ma oggi no ... oggi siamo tutte sorelle. Tutte, NON UNA DI MENO.