top of page

Je suis encore Charlie


Parigi, 11 e 30 del 7 gennaio 2015. Due terroristi irrompono nei locali del giornale satirico "Charlie Hebdo" e a colpi di mitra uccidono dodici dei presenti.

Come ricorderete, l'hashtag #JeSuisCharlie fu uno dei più popolari di sempre, a significare anche sul web la solidarietà internazionale con le vittime. Se ritorno a tre anni di distanza a quella strage, è perché secondo me non ne cogliemmo appieno il significato. In massima parte, collegammo quell'attentato al fatto che il periodico aveva pubblicato delle vignette su Maometto. Beh, ovvio che l'episodio scatenante fu quello ... ma il vero obiettivo dell'estremismo era ed è un altro. Dalla discoteca di Bali al ristorante di Dacca, dal concerto di Manchester al locale di Istanbul ... il vero target degli assassini è sempre il sorriso. Fateci caso, sono i luoghi di divertimento le location privilegiate per i loro crimini. Possono essere la passeggiata sul lungomare di Nizza o gli hotel di Sharm el Sheikh, ma il denominatore che li accomuna è sempre legato a questa cieca avversione a tutto ciò che può ricondursi allo svago e alla gioia.

Non vogliono vederci sorridere perché è estraneo alla loro triste logica di morte, ma c'è di più. Sanno che non saranno sconfitti solo dalle armi, ma dalla nostra capacità di non piegarci alla paura. Sanno che ogni nostra risata gli scava una palata di terra per la fossa.

Chiudo ricordando un'altra vittima di quella strage. I due attentatori nel fuggire si imbatterono in un veicolo della polizia e colpirono il brigadiere Ahmed Merabet. Era un agente di quartiere, si spostava sempre in bicicletta. Dopo averlo ferito, mentre era ormai a terra, i terroristi gli si avvicinarono e gli spararono un colpo alla testa. 42 anni, sposato con due figli, Ahmed era di religione musulmana. Oggi cerchiamo di ricordarci anche di lui.

© RADIO BELLA ETA'

è una testata giornalistica di informazione e intrattenimento

(registraz. Trib. di Roma n. 45/2016 del 9 marzo 2016)

Tutti i diritti sono riservati.

L'utilizzo dei nostri contenuti senza autorizzazione è punibile legalmente secondo le vigenti disposizioni sui diritti d'autore.

Per contattarci: radiobellaeta@gmail.com

Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
bottom of page