#RIPBowie

Ieri è stato il suo compleanno, domani sarà il giorno della sua morte. David Bowie ha lasciato la sua traccia geniale anche sul calendario. Se è buona, la musica mi piace tutta. Il clavicembalo d'una sonata di Scarlatti mi emoziona quanto la svisata della Fender di Hendrix. Ma Dio non voglia dovessi mai approntare lo zainetto del Day-After, ci infilerei dentro i cd di Bowie. È stato e continua ad essere la mia colazione, il mio pranzo e la mia cena ... con 'Space Oddity" mi ha tenuto bambino per mano mentre Neil Amstrong saltellava sulla Luna, ha fatto da soundtrack ai primi miei impacciati baci che mi sentivo un pò Ziggy un pò Cane di Diamante. Tutto sommato, anche la cazzata di sposarmi la devo a lui ... chè la mamma di mio figlio quando l'ho conosciuta cantava in una band che suonava cover di David e mi ci fidanzai in un burrascoso soggiorno in uno squat di Brixton insomma proprio nel quartiere londinese dove è nato Bowie. Con gli anni, vado perdendo confidenza con il mondo; voglio dire che mi piace sempre meno. Le ingiustizie che attraversano questa società mi riescono sempre più intollerabili e mi scopro ogni giorno più severo con i mali dell'oggi. A volte cerco di mitigare queste quotidiane amarezze con un gramsciano richiamo all'ottimismo della volontà. Ma da quando David Robert Jones aka David Bowie se n'è andato ... il mondo mi si è fatto più brutto davvero.