Hamburger elettorale
Mattarellum, Porcellum,Italicum, Rosatellum... no, non stiamo snocciolando un breviario e non stiamo leggendo una prescrizione medica. Sono solo alcuni esempi dell'acrobatico latino con il quale da decenni provano a farci digerire ogni più fantasiosa legge elettorale. Come bastasse aggiungere un suffisso per padroneggiare una lingua. Fanno pensare a quelli che credono sia sufficiente appoggiare una "esse" alla fine delle parole per farsi capire dagli spagnoli. Tranquilli, non ho intenzione di ammorbarvi con delle considerazioni sul voto italiano. Anch'io, come tanti di voi, mi sono recato al seggio ... ma se questo blog è rimasto silente durante i giorni della kermesse elettorale, certo non s'affretta ora per setacciarne i risultati. A dire il vero, le mie arrugate diffidenze verso i politici mi impediscono anche di appuntare soverchia fiducia al domani prossimo. Ma una speranza, piccola piccola, ce l'ho. Anzi, la trasformo in una richiesta al nuovo Parlamento. Per favore, quando fate una legge elettorale, evitate di storpiare il latino per farcela ingollare. Suggerirei di associarla semmai ad un prodotto; meglio, ad un hamburger dei fast food. Qualche esempio? Il BIG BURGER PROPORZIONALE, con ketchup e premio di maggioranza ... oppure il DOUBLE CHEESE UNINOMINALE, tutto carne italiana e soglia di sbarramento al 3%. Lo so, non cambieranno di molto le cose. Ma almeno avremo smesso di maltrattare la lingua di Virgilio.