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Giochi senza Frontiere


Uno spettro si aggira per l'Europa ... ed è l'idea stessa di Europa. Se maltratto l'incipit del ' Manifesto' è perché i segnali elettorali che attraversano il Vecchio Continente non lasciano posto ad equivoci. Dal Brexit al recente voto italiano va manifestandosi una diffusa ostilità verso l'Unione Europea, le sue strutture e le sue politiche. Perfino facile trovare le motivazioni di questo generale risentimento; spesso gli organismi comunitari vengono visti come degli asettici controllori di bilancio, quando non come degli spietati esattori. Ma a significare l'esigenza di una struttura sovranazionale sono paradossalmente proprio i suoi più acerrimi denigratori. In questi giorni il governo inglese ha strappato una proroga di 2 anni prima dell'uscita dalla UE e non è ancora chiaro come verrà disciplinato lo scambio commerciale tra Irlanda del Nord ed Eire. Anche da noi, quelli che fin qui ringhiavano su euro&dintorni ora balbettano che è impossibile pensare ad un'uscita unilaterale. È passato giusto un secolo dalla fine della Prima Guerra Mondiale, da quello che più di uno storico ha chiamato "il suicidio d'Europa". Questo nostro tormentato continente ha conosciuto da allora un altro conflitto globale e numerose altre tragedie, ma dalla 'carta di Ventotene' ad oggi, quel sogno di un'Europa unita nel segno della pace ha provato a fare dei passi in avanti e tanti ne ha fatti. Nel mondo d'oggi, è impossibile pensare che un solo paese del continente possa dire la sua con autorevolezza in mezzo a giganti come USA, Cina e Russia. Difficile anche pensare che ci si possa misurare da soli nell'affrontare tematiche complesse come quelle della tutela dell'ambiente, della sanità, del fisco, della disciplina dei flussi migratori e del contrasto alla criminalità. Serve un'Europa più forte e più giusta insieme, ma occorre anche che questo sia sostenuto da un rilancio dello spirito unitario, del comune sentire una "cittadinanza europea" ... partendo dalle nuove generazioni. Non è un caso che uno dei progetti maggiormente riusciti sia stato e continui ad essere l'Erasmus. Un pò quello che in passato è stato con l'Inter-Rail sui treni continentali e con "Giochi senza Frontiere" in televisione. Perché siamo figli dell'Europa di Adenauer e di Altiero Spinelli, ma anche di quella di Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi.

© RADIO BELLA ETA'

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