The Ministra
Quei ragazzacci di Radio Bella Eta' sono arrivati a contare 25000 followers per la loro paginazza. Mentre li immagino festeggiare tracannando barili di rum nei peggiori bar di Caracas, mi soffermo ai margini del fausto accadimento per domandarmi come tradurre quel 'followers'. Provare a restituirlo con un 'seguitori' suona male, ne converrete. 'Seguaci' farebbe smarrire la pagina Facebook di una web radio e ci rimanderebbe ad una setta di iniziati. Niente da fare, meglio rassegnarci ed usare 'followers'. E' uno di quei casi dove e' preferibile mantenere il vocabolo straniero. Accade lo stesso con il sostantivo 'computer' ... roba che quando sento un francese chiamarlo 'ordinateur' il pensiero corre subito al rigore di Grosso.
Il Ministero dell'Istruzione ha recentemente redatto un documento pomposamente chiamato 'Sillabo programmatico' che - almeno nelle intenzioni degli estensori - dovrebbe costituire un aiuto per i ragazzi delle superiori che intendono sviluppare delle iniziative imprenditoriali. Il lodevole intento si e' pero' tradotto in una ventina di paginette cosi' gonfie di termini inglesi da suscitare il risentito intervento dell'Accademia della Crusca. L'autorevole istituto per la tutela della lingua italiana si domanda perche' i nostri ragazzi debbano necessariamente fare 'team building' invece che organizzarsi in gruppo o affidarsi al 'design thinking' quando possono progettare. Insomma ... non c'e' bisogno di affidarsi agli anglicismi quando si puo' usare l'elegante forma della lingua di Dante.
Per fortuna la ministra Fedeli, titolare del dicastero della Pubblica Istruzione, sta per lasciare quegli uffici. Speriamo faccia tesoro del tempo libero del quale si trovera' a disporre, magari per conseguire uno straccio di laurea o diploma. Al momento l'unico attestato che puo' orgogliosamente sventolare e' il certificato di matrimonio con un senatore del suo stesso partito. Ciao ciao ministra. O, se preferisce, bye bye.