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Sorella Morte


In quest’ultimo secolo, i progressi della medicina e le scoperte della scienza hanno quasi raddoppiato le aspettative di vita. Ancora agli inizi del Novecento l’influenza spagnola mieteva più di 50 milioni di vittime. Non che non ci fossero delle eccezioni … senza arrivare a scomodare il Matusalemme di biblica memoria gente come Galileo o Michelangelo era arrivata a sfidare l’ottuagenarietà, ma occorreva una buona dose di fortuna per riuscire a campare tanto al riparo di guerre e pestilenze.

Se provassimo a proiettare matematicamente questi risultati, è possibile immaginare che alla fine di questo secolo gli uomini possano arrivare a soffiare 200 candeline sulle loro torte di compleanno. No, non c’è bisogno che mi sottoponiate ad un test etilico; vi giuro che sto scrivendo nella piena disponibilità delle mie pur esigue facoltà mentali.

Negli Stati Uniti società come Google Ventures, fondazioni come la Calico ed Università come Standford attirano finanziamenti per miliardi di dollari per le loro ricerche. Questa “sfida alla morte” fa dire a Bill Maris, presidente di Google Ventures, “Se oggi mi si chiede se è possibile vivere fino a 500 anni, la mia risposta è sì”. Lo studio del DNA, le nanotecnologie e la biomedicina fanno procrastinare l’appuntamento con il Tristo Mietitore fino a scadenze impensabili e tutto questo appartiene già alle odierne faccende per ogni persona robusta nel fisico e nel conto in banca. Ma lascio volentieri a scienziati e dottori la discussione di questa materia per assaggiarne solo i risvolti più eminentemente etici.

Sorella Morte”, così San Francesco chiamava quell’ineludibile appuntamento. Secondo me, ne intendeva significare così non solo il carattere divino ma anche il fatto che - al termine del travagliato transito terreno - ogni essere umano si trova a sbatter le ciglia per riaprire gli occhi su “i nuovi cieli e le nuove terre” annunciati da Giovanni nell’Apocalisse. Non cambia di molto la cosa se campi 50 o 500 anni, ecco. Che poi, a pensarci bene, un mondo di longevi avrebbe anche qualche controindicazione. Adesso ci troveremmo a considerare Barbara d’Urso una fresca pischella, Schettino un imberbe marinaretto e Berlusconi un baldo giovanotto. Sorella Morte, grazie di esistere.

© RADIO BELLA ETA'

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