Che barba e che noia ...
"Uffa che barba e che noia". Se il pensiero non vi è andato subito alla coppia Mondaini-Vianello è solo perché non ricordate come Sandra chiudeva, sgambando sotto le lenzuola, una fortunata sit-com di quell'indimenticabile coppia dello spettacolo. La Juventus vince il suo settimo scudetto consecutivo. Rallegramenti, applausi, uffa che barba e che noia e potremmo chiuderla qui. Ma invece questa lunga striscia di successi bianconeri solletica qualche considerazione in più, specie se ci togliamo dall'ambito sportivo. Immaginate un posto dove le elezioni le vincono sempre le stesse persone, un pò come la Juve sta facendo nel calcio di casa nostra. In Bielorussia c'è un tizio, Alexander Lukashenko, che è al quinto mandato presidenziale ed ha vinto le ultime elezioni con l'84% dei voti. Lo stesso Putin è al governo della Russia ininterrottamente da vent'anni e accade di trovare casi simili anche laddove non serve nemmeno prendere voti per rimanere saldati sulle poltrone. No, non c'è bisogno di scomodare le dittature sudamericane o Cuba o la Corea del Nord per rintracciare delle persistenti oligarchie al governo. Basti pensare che il ministro più longevo della nostra storia repubblicana è quell' Alfano che non lo vota nemmeno chi lo chiama Angelino nell'intimità Insomma, quando a vincere sono sempre gli stessi ... c'è qualcosa che non funziona come si deve. Complimenti alla Juve ,.. ma uffa che barba e che noia.