IX - Cartolina dalla Papuasia, l'isola senza Facebook
Dal punto di vista del'istruzione, la Papua Nuova Guinea è in cima alle graduatorie mondiali nella triste classifica dell'analfabetismo. Un Papuano su due non sa leggere e scrivere ed il fatto che nell'isola vengano parlati quasi un migliaio di differenti idiomi certo non favorisce un programma organico di istruzione. Ma andavo provando a considerare, mentre sorseggio un Bloody Mary sulla spiaggia di Kokopo, se non è il caso di ritornare sulla definizione stessa di "analfabetismo". Nel XXI secolo può bastarci considerarlo tout court come l'incapacità di leggere e di scrivere? Ecco, chi è arrivato fin qui nella lettura ha speso circa 30 secondi del suo tempo. Ho già largamente varcato le "Colonne d'Ercole" della 'soglia di attenzione' che i pubblicitari attestano ormai sugli 8 secondi. In altre parole, gli studiosi dei media e dei comportamenti ci dicono che un qualsiasi messaggio ha 8 secondi di tempo per riuscire interessante dopo di che viene a essere virtualmente "cestinato" dalla selezione dei nostri meccanismi cerebrali. L'enorme offerta di informazioni che ci arriva fa sì che un video di Youtube o un post di Facebook restino appesi a quegli 8 secondi per determinarne - se non il nostro gradimento - almeno la nostra attenzione. Ora vi chiederete che c'entra 'sta storia con l'analfabetismo. Aspè, ancora un momento che ci arrivo. Il mondo contemporaneo si presenta di difficile comprensione e questa complessità impone analisi, studio, ricerca ... in una parola, fatica. A questa richiesta di applicazione e di rigore si tende allora a rispondere con un rifiuto. Tutto si esaurisce in uno slogan, in un cinguettio su Twitter. L'inciampo su un congiuntivo o un'acca scippata possono occasionalmente accompagnare questi pensierini bonsai, ma non è nella grammatica il problema. L'ISTAT conferma che meno della metà degli italiani ha letto almeno un libro nell'ultimo anno .. ed è causa ed effetto insieme il fatto che i leader politici che hanno trionfato alle ultime elezioni un libro non l'hanno mai scritto (forse anche nelle letture non è che si sprechino...) e che preferiscano affidarsi alle dirette Facebook piuttosto che ad uno scritto che superi le due righe. Andrebbe ridisegnato allora il concetto di analfabetismo, perché assemblare insieme 100 vocaboli non può più bastare per affrancarci dall'ignoranza. Anche perché, nel perdere la comprensione del mondo, smarriamo anche le nostra capacità di viverlo. Qui in Papuasia la metà delle gente è analfabeta ... ma almeno un Huli saprebbe cavarsela da solo nella giungla. Saluti.