XIV - Cartolina dalla Papuasia, l'isola senza Facebook
La Coppa del Mondo di calcio è evento di portata planetaria e questo volontario "esilio" in Papuasia non mi ha messo al riparo dalla sua eco mediatica. Anzi, il mio personale dolorometro per l'esclusione dell'Italia dalla competizione ha raggiunto il fine scala al momento dell'esordio di quei lungagnoni svedesi che ci hanno inopinatamente eliminato. Andavo provando a farmene una ragione e mi sono spinto al punto di pensare che tutto sommato è meglio così. Meglio che l'Italia non ci sia in questa World Cup, per almeno un paio di buone ragioni e allora 1 - La FIFA, che è l'organizzazione mondiale del football, è così corrotta che al confronto i politici nostrani sono dei disinteressati servitori della cosa pubblica. Dalla presidenza Blatter ad oggi, quest'ultimo ventennio è stato caratterizzato da una gestione clientelare e affaristica delle cose del pallone. Ne è prova lampante il metodo con il quale sono state assegnate le fasi finali della Coppa, con lo squallido mercato di voti per Russia 2018 e Qatar 2022. 2 - Nonostante certe sospette beatificazioni last minute, la Russia di Putin resta un paese che riesce difficile prendere ad esempio sul piano dei diritti civili. Dalle sbrigative esecuzioni degli avversari politici all'intervento per condizionare le politiche europee ed americane, il Cremlino mette a tacere ogni possibile opposizione. E se serve per il buon funzionamento della macchina organizzativa dei mondiali, si arriva al punto di pianificare lo sterminio dei cani randagi che popolano le strade moscovite. CONCLUSIONI - E lo so che non vi ho convinto, perché io per primo ho nitida e sgradevole la sensazione di aver messo insieme un paio di argomenti tanto-per. So bene che anche voi, come me, avreste preferito vedere la nostra nazionale sfidare le altre negli stadi russi ... ecchisenefrega di Putin e della FIFA. Io ho solo provato ad addolcire la pillola, ma resta fiele 100% che non va giù. Saluti.