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Il giornale sul telefonino


Il popolare giornalista Enrico Mentana ha annunciato di voler dirigere un nuovo quotidiano. Provo a domare il montante coro degli esticazzi aggiungendo che la particolarità di questa esperienza è nel fatto che il giornale sarà interamente ed esclusivamente fruibile on-line. Anzi, nell'intenzione del direttore del tiggì de La7, sarà particolarmente pensato per la lettura dagli smartphone. L'annuncio di per sè non contiene nessuna novità epocale, visto che sono già tante le testate presenti sul web. Ma in Italia i grandi quotidiani si limitano ad una ripetizione dei contenuti già presenti sul cartaceo e il più delle volte la loro consultazione è complicata da un'ossessiva presenza della pubblicità. In certi casi, trovare il modo di chiudere i pop-up che si aprono sulle pagine è frustrante al punto da abbandonare ogni tentativo di lettura. Dei quotidiani su carta si va celebrando il 'de profundis' perché si ritiene che internet li abbia resi dei media superati dalla velocità di acquisizione delle informazioni del web. C'è del vero, ovvio. Ma i grandi quotidiani internazionali invece resistono nel numero delle vendite e crescono anche negli abbonamenti delle loro edizioni on-line. Di queste il report della FIPP - Fédération Internationale de la Presse Périodique indica il numero degli abbonati alle edizioni digitali dei giornali di tutto il mondo. Sul podio tre testate americane: New York Times, Wall Street Journal e Washington Post, rispettivamente con 2.800.000, 1.400.000 e 1.000.000 di abbonati. 4° posto per il britannico Financial Times (720.000) e 5° la tedesca Bild (400.000) . Più indietro gli unici due ai quali sono abbonato: l'inglese "The Guardian" e il francese "Le Monde". Degli italiani, solo il Corriere della Sera si avvicina ai 100mila abbonati. Staremo a vedere se la scommessa di Mentana avrà successo, ma come vedete anche sul web il dato è drammaticamente definito: gli italiani non leggono. Del tutto conseguente che scrivano male, malissimo ... e Facebook ce ne restituisce penosissima testimonianza. Gli italiani non leggono libri (6 su 10 non ne hanno aperto uno nel 2017) , non leggono giornali (quasi il 70% non prova nemmeno a sfogliarli ... e ci ho messo dentro anche le testate sportive) Insomma, gli italiani non leggono. Figurarsi se sono arrivati fin qui a leggere me.

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