Abissi dell'anima
Ecco una di quelle notizie che pretendono un'attenta verifica prima di essere esaminate: in un ospedale americano una donna in stato di coma da 14 anni si è ritrovata incinta ed ha partorito un bambino. Mentre mi affretto a scrivere che il neonato gode di ottima salute aggiungo che é la stessa struttura sanitaria a confermare l'accaduto, l'Hacienda HealthCare di Phoenix Arizona. Va da sé che sono in corso delle indagini per accertare le generalità dello stupratore e nel frattempo l'ospedale ha imposto che nessun infermiere maschio può più entrare da solo nel reparto delle pazienti in stato vegetativo. Ai cultori dei film di Tarantino non sarà sfuggito il singolare accostamento con una scena di Kill Bill, quella dove la protagonista si risveglia dal coma proprio mentre un uomo sta abusando di lei su un letto d'ospedale. Per chi non la ricorda posso succintamente descriverla come un regolamento di conti, che inizia con lo strappare la lingua all'infame e si chiude con una sanguinosa mattanza. Almeno al cinema s'è fatta sbrigativa giustizia. Resta il fatto che l'umana specie arriva a conoscere, insieme ad abbaglianti bellezze morali, anche certi inquietanti abissi dell'anima.