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"Giovanni dov'è?"


Era il 23 maggio di 27 anni fa, pressapoco a quest'ora. Sull'A29 Palermo-Trapani, all'altezza dello svincolo di Capaci, le macchine che trasportavano Giovanni Falcone e la sua scorta vennero fatte saltare in aria da una carica di 500 kg. di tritolo azionata a distanza. Con il giudice c'era anche sua moglie ed è appunto di lei che vorrei abbozzare un ricordo.. Francesca Morvillo era anche lei magistrato e apprezzatissima accademica. Palermitana, si laureò in quell'Università con un percorso così brillante che solo in tre esami ottenne il 30 senza lode. Reduce come Falcone da un matrimonio non riuscito, incontrò quello che sarebbe diventato suo marito ad una cena di amici comuni, nel 1979. I due iniziarono da lì a frequentarsi in modo sempre più assiduo, ma immaginate cosa comportasse incontrarsi con un giudice già nel mirino di Cosa Nostra. Significativamente, la loro unica vera vacanza finiscono col trascorrerla sull'isola dell'Asinara, dove ricavano un alloggio all'interno del carcere di massima sicurezza. Nel maggio 1986, dopo aver divorziato dai rispettivi coniugi, Giovanni e Francesca riescono finalmente a sposarsi. Anche se la loro esistenza è sempre più blindata, anche se una semplice passeggiata diventa impossibile, l'amore dei due riesce a superare ogni difficoltà. Anzi, Francesca sviluppa una splendida amicizia anche con Maria Falcone, sorella di Giovanni ... al punto che questa dirà che a Capaci perse "un fratello e una sorella". Il 22 maggio 1992 Francesca Morvillo è a Roma, membro della commissione per un concorso per l'accesso in magistratura. Il giorno successivo prende il volo per Palermo con il marito e all'aeroporto di Punta Raisi trovano le macchine della scorta, tra loro gli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Moriranno con loro, nello scoppio che provocherà anche il ferimento di 23 persone. Francesca non muore subito, nonostante la tremenda esplosione è ancora in vita quando viene trasportata al reparto di neurochirurgia dell'Ospedale Civico, dove si spegnerà nella notte. In quelle ore ha un unico momento dove riprende conoscenza. In quei pochi secondi di lucidità le sue parole sono state “Giovanni dov’è? Come sta mio marito?”

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