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Un Geppetto dei nostri tempi


Dovessi pensare ad un papà single, non mi viene miglior testimonial di Geppetto. Sì, proprio lui, il falegname creato dalla penna di Collodi. Alle prese con un figlio impertinente e capriccioso come Pinocchio, a Geppetto va riconosciuto tutto il possibile amore paterno, tutta l'infinita pazienza del genitore. Ma il falegname della fiaba più famosa al mondo oggi inizia a conoscere dei degnissimi epigoni.

In questo agosto intossicato dalle tragedie ambientali e dalle crisi politiche, è rimasta pressoché inosservata una notizia non di poco conto: un uomo s'è visto riconoscere l'adozione monoparentale di due bambini. Giona Tuccini, 44enne pisano e docente di italiano a Città del Capo, ha lì adottato due piccoli orfani, non fratelli biologici. Giona si è visto affidare i bambini prima in Sudafrica e quindi ratificare la decisione dal Tribunale dei Minorenni in Italia. Converrete che la notizia si presta a più di una riflessione, proviamo a svolgerla insieme.

Prima di tutto, in un mondo che alza muri e steccati verso il prossimo, trovo sia confortante incrociare qualcuno che apre il cuore a chi è meno fortunato e l'atto è ancora più meritevole se si tratta di bambini. L'altra considerazione risiede nel provare a comparare questo purissimo slancio d'affetto con certe più cupe notizie che hanno affollato le più recente cronache sugli affidi.

Ma vengo al punto più controverso, quello che vede interrogarci sulla riuscita di questa non facile impresa. Se essere genitori è il "mestiere" più complicato, è lecito immaginarsi le difficoltà che dovrà affrontare un papà single (ma Giona, da buon toscano come Collodi, preferisce farsi chiamare "babbo"). Io francamente non so dare una risposta su questo, anche se ho personalmente sperimentato una condizione non distante, trovandomi praticamente da solo a crescere un figlio nei suoi anni più formativi. Quel che mi sento di dire è che faccio un tifo sfegatato per Giona e i suoi due splendidi figli. Inutile proporre i loro volti e le loro storie, i bambini vanno lasciati fuori da media e social. Di loro facciamoci bastare quel che serve: si chiamano Achille e Dario, stanno vivendo un'infanzia serena e vogliono tanto bene al loro papà. Anzi, al loro babbo. Un Geppetto dei nostri tempi.

© RADIO BELLA ETA'

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