L'orgoglio di Daisy
Daisy-May Demetre ha 9 anni e quando ne aveva solo uno e mezzo ha contratto una grave forma di emimelia fibulare, una rara malattia degli arti inferiori che nel suo caso si è manifestata in modo così serio da imporre l'amputazione delle due gambe. Daisy ieri ha sfilato alla Fashion Week di Parigi per la prestigiosa casa di moda Lulu et Gigi. Inglese di Birmingham, questa ragazzina già ha fatto da modella nel Regno Unito per altri marchi dell'abbigliamento per bambini. Fin qui la notizia, sulla quale tornerò tra un momento. Nel riportarla, adesso mi preme di più constatare come ormai è possibile aspettarsi di tutto dai commenti. Già mi aspetto di leggere chi ci troverà una strumentalizzazione da parte delle case di moda, già vedo chi proverà a dire che la sua condizione viene "usata" dalla famiglia a scopo di lucro. L'informazione ai tempi dei social è diventata questo, un minestrone di veleni dove inzuppare le meschinità del quotidiano. E allora anche la bellezza di una notizia come questa rischia di essere contaminata da chi - brutto dentro - prova a far diventare brutto tutto quel che c'è fuori. Daisy usa delle protesi per camminare, ma è l'unica vera "diversità" con la quale convive. Suo padre dice "la sua disabilità è un dono e lei lo indossa con orgoglio". Mentre c'è chi soffoca nelle sua claustrofobica spirale di sospetti, Daisy cammina a testa alta e con orgoglio. Prendiamola ad esempio.