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Cornuti e mazziati


Capita a volte di attribuire dei nomi a casaccio. Ad esempio l'alce irlandese non era un alce e non abitava solo l'Irlanda. Si trattava di un cervo gigante diffuso in tutta la regione euroasiatica già 400mila anni fa, un mammifero che poteva raggiungere quasi i 4 metri di altezza e caratterizzato dalle enormi dimensioni delle sue corna. Il suo nome scientifico è Megaloceros giganteus ma si è finito per definirlo come alce irlandese perché tanti dei suoi resti fossili sono stati ritrovato proprio in quell'isola. Una piccola parte di voi starà pensando "Buono a sapersi", l'altra più corposa quota sta legittimamente esclamando "ecchisenefrega". Datemi un minuto per spiegare perché, tra le mille preoccupazioni del quotidiano, sto appuntando questo pensierino sulle grandi corna del nostro cervo. Gli è che si è estinto, l'alce irlandese, meno di diecimila anni fa. Quel che pero' distingue la sua sparizione da quella di milioni di altre specie estinte è il fatto che - con tutta probabilità - è stato lui stesso a determinarla. Le grandi corna di questo animale sembra infatti che determinassero una sorta di richiamo verso le femmine, al punto da produrre una vera e propria selezione sessuale. Se non vi arriva troppo scontata la battuta, qui le corna testimoniano apprezzamento e sicura fedeltà coniugale. Ma per tornare alla scienza, le appendici ossee dell'alce irlandese erano diventate così grandi che ne hanno richiesto sempre maggior richiesta di calcio e fosfato, a detrimento del resto dell'apparato e conseguentemente determinandone l'estinzione. Cornuti e mazziati, verrebbe da dire. La particolarità della storia risiede proprio nel fatto che si tratta di un animale che è scomparso non per qualche intervento esterno, ma per propria colpa. Vi viene in mente qualche altra specie che sta facendo lo stesso?

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