Il seggiolino antiabbandono
Ci sono notizie che da sole ci restituiscono l'asprezza dei tempi che viviamo; l'obbligatorietà di adozione del seggiolino anti-abbandono è una di queste. Di che si tratta lo sapete: grazie alla rilevazione di un sensore di peso, un allarme interviene ogni volta che una vettura si ferma senza togliere il bebè dal suo seggiolino. La legge sarà a giorni pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e riguarda tutti i conducenti di auto con a bordo dei bambini che non hanno ancora compiuto i 4 anni. Le norme prevedono, per gli inadempienti, le stesse sanzioni previste per il mancato uso delle cinture (multe da 81 a 323 euro e sospensione della patente in caso di recidiva). Fin qui l'arida definizione di questa nuova norma del Codice della Strada, ora mi sia permesso di aggiungere una breve considerazione personale. Che, ve lo anticipo, non può che essere amara, amarissima. L'Italia è in pieno declino demografico, è risaputo. Nascono sempre meno bambini ed è uno dei nostri tratti sociali che ha conosciuto le maggiori trasformazioni, ma a questo punto non si tratta solo di numeri. I miei nonni paterni avevano 8 figli, quelli materni cinque ... ma non ne hanno mai lasciato nessuno per strada.
Il fatto che oggi serva una legge per impedire che un bambino venga dimenticato in macchina ci impone più di una riflessione. L'allarme, prima che dai seggiolini, suona per le nostre coscienze.