Il ciambellone della nonna
Immaginate di entrare in un laboratorio e di fare una "fotocopia" della vostra mente, replicandola al computer così esattamente da rendere capace questo cervello-bis di comportarsi, pensare e reagire come faremmo noi. E' uno scenario futuribile ma tutt'altro che impossibile, al punto che il 'mind uploading' (trasferimento della mente) è già al centro della ricerca per neuroscienziati ed informatici. Le informazioni che possediamo sono un cocktail di DNA ed esperienze (più o meno 1/3 del primo e 2/3 delle seconde), sono una miscellanea di dati. Così come trasferiamo i files del nostro pc non è fantascienza supporre che sarà possibile trasferire i dati della mente su un supporto non biologico, e l'esempio più facile è quello di un robot. Michael Graziano, professore di psicologia all'Università di Princeton, ha recentemente scritto un libro che in Italia dovrebbe uscire - se la traduzione sarà fedele - col titolo "Ripensare la Coscienza". Graziano sostiene che la mente si "costruisce" un proprio mondo di attenzioni semplificando le informazioni che riceve, combinando conoscenza ed esperienza, fino a disegnare (e Graziano fa proprio l'esempio dei cartoon) una propria, individuale coscienza. Possiamo pensarla a tutti gli effetti come un database che sarà presto possibile replicare, come facciamo quando effettuiamo il backup di un archivio. Il 'mind uploading' prefigura scenari inesplorati e per certi versi affascinanti. Lasciatemi spingere appena più in là la fantasia, fino ad un mondo dove le menti di chi non c'è più restano a disposizione di chi resta. E allora in salotto avvieremo delle conversazioni con letterati e scienziati, in macchina ci faranno compagnia comici e cantanti e, nel chiacchierare a tavola con la nonna dopo la sua dipartita, riusciremo finalmente a strapparle la ricetta del suo ciambellone.