100 anni di Chiara
1943, Trento. La città è affamata e la guerra impone ogni sorta di privazioni. Una ventenne, quando scatta l'allarme dei bombardamenti, porta con sé un Vangelo nel rifugio antiaereo. Alla fioca luce di una candela, presto altre ragazze e ragazzi si uniscono a lei nella lettura. Quella giovane era Chiara Lubich ed è nato così, in tutta semplicità, uno dei movimenti laici di carattere religioso più diffusi su tutto il pianeta; parlo del Movimento dei Focolari che oggi conta circa due milioni di aderenti ed è presente in 182 paesi. Oggi ricorre il centenario della nascita di Chiara e - anche per un blog che cerca di intervenire con discrezione su questioni religiose - trovo sia quasi d'obbligo fare una sia pur sintetica menzione della vita di questa donna.
Nel riportare il Vangelo al centro dell'esistenza, Chiara Lubich ha fornito rinnovate energie alla Chiesa Cattolica. Sarei anzi a dire che i "focolarini" hanno concorso in modo importante nel processo che ha portato all'epocale cambiamento rappresentato dal Concilio Vaticano II. Il dialogo interreligioso e il confronto con tutte le culture sono tra i principi forti di un movimento che, per il suo carattere di laica apertura, conta tra i suoi aderenti anche donne e uomini che non sono cristiani e perfino non credenti. I "focolari" sono piccole comunità che aggregano insieme persone di differente provenienza, uniti da una fraternità sincera e incondizionata. La stessa che deve aver fatto condividere le pagine di un Vangelo letto nel rifugio antiaereo, da quella ragazza nata giusto 100 anni fa.