Facce di amianto
Eternit. Il nome rappresentava una sfida al tempo, un mix di amianto e cemento, un materiale che per la sua resistenza e per le sue capacità isolanti ha avuto larga diffusione per tutto il Novecento. In Italia è stato prodotto in numerosi stabilimenti, l'ultimo a chiudere è stato, nel 1986, quello di Casale Monferrato. Se per l'Italia si parla di più di 3000 morti dovute all'Eternit, nella sola Casale sono stati rilevati più di 1200 casi di mesotelioma pleurico, una rarissima forma tumorale. Tra gli operai dello stabilimento sono stati accertati 392 morti dovuti all'inalazione di polveri di amianto o all'assunzione in vari modi dei residui della lavorazione dell'Eternit. Dopo anni di indagini disperse in più filoni, lo scorso ottobre la procura di Vercelli ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ultimo proprietario dello stabilimento di Casale ancora in vita, lo svizzero Stephan Schmidheiny. Fin qui niente di nuovo, la notizia è invece nel contenuto di un'intervista rilasciata dall'imprenditore al giornale svizzero "Nzz am Sonntag" e che oggi viene rilanciata dalla stampa italiana. Il contenuto di queste dichiarazioni è così sconcertante che sono andato a ricercare l'intervista originale per verificarne la veridicità. Ho finito per accorgermi che l'articolo è ancora più scioccante di quel che viene riportato sulle nostre tv e i nostri giornali, che oggi danno largo spazio ai passaggi dell'intervista più sprezzanti verso il nostro Paese. No, Schmidheiny non si limita a dire "Non ho intenzione di vedere una prigione italiana dall’interno" o "provo compassione per gli italiani costretti a vivere nel loro Stato fallito". No, c'è di più e peggio. L'articolo lo presenta come uno "tra i primi imprenditori al mondo a combattere i cambiamenti climatici", come un "ambientalista e filantropo" (sic! "Umweltschützer und Philanthrop", in tedesco). Ci sarebbe da ridere, se non ci fossero di mezzo le tragedie dovute a quelle "fabbriche di morte". Si faccia giustizia, finalmente. E' assurdo che le famiglie di chi ha perso la vita per colpa dell'Eternit debbano conoscere, con il dolore, anche il dileggio di queste facce di bronzo. Anzi, facce di amianto.