top of page

Quanto è bello respirare 2


"I can't breathe", non posso respirare. Sono state le ultime parole di George Floyd, un nero americano di 46 anni. "I can't breathe" è riuscito a dire mentre soffocava per colpa del poliziotto che con il ginocchio sul collo lo aveva immobilizzato. Il mondo intero è da mesi in guerra contro un virus che attacca in special modo le vie respiratorie. Le immagini dei malati sottoposti alla ventilazione meccanica le abbiamo viste tutti ed è per merito di questi 'polmoni artificiali' che si sono potute salvare migliaia di vite. Durante la Quaresima ho interrotto il mio abituale "silenzio" sui social proprio per salutare la guarigione di Mattia, il paziente 1, il primo italiano a contrarre il coronavirus. Appena dimesso dall'ospedale San Matteo di Pavia, Mattia ha detto "Tornare a respirare è la cosa più bella". Presto spero potrà dire lo stesso Francesco, il 18enne al quale il coronavirus aveva "bruciato" i polmoni e che ieri è stato sottoposto ad un trapianto al Policlinico di Milano, un intervento senza precedenti in Europa. "I can't breathe", così ha detto George Floyd prima di essere ucciso dalla polizia di Minneapolis mentre era a terra, disarmato e inerme. Ricordiamoci di lui, come di Mattia e di Francesco. Perché con la sua straziante invocazione anche George ci ha ricordato quanto è bello respirare.

© RADIO BELLA ETA'

è una testata giornalistica di informazione e intrattenimento

(registraz. Trib. di Roma n. 45/2016 del 9 marzo 2016)

Tutti i diritti sono riservati.

L'utilizzo dei nostri contenuti senza autorizzazione è punibile legalmente secondo le vigenti disposizioni sui diritti d'autore.

Per contattarci: radiobellaeta@gmail.com

Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
bottom of page