Il muro di gomma

Il volo IH870 Bologna-Palermo si fermò alle 20:59 del 27 giugno 1980, nel cuore del Mediterraneo, sul cielo di Ustica. Su quell'aereo c'era Giuseppe, 19 anni, carabiniere. Stava tornando a casa in licenza. Su quell'aereo c'era Elvira, 37 anni, ingegnere nucleare. Stava andando a trovare il fratello. Su quell'aereo c'era Francesco, in viaggio con la mamma, che aveva solo 2 anni e una vita davanti. Su quell'aereo c'era Rita, 30 anni, che andava in vacanza. Su quell'aereo c'era Lorenzo, 23 anni ed era la sua prima volta in aereo. All'ultimo momento aveva preso il posto di un collega ed era in viaggio di lavoro. Sul volo IH870 Bologna-Palermo c'erano 81 persone e 13 di loro erano dei bambini. Morirono tutte nell'esplosione di quell'aereo. Sono passati 40 anni da allora ma le famiglie delle vittime attendono ancora verità e giustizia. Sono passati 40 anni ma una fitta rete di omissioni, di omertosi silenzi e di colpevoli depistaggi hanno alzato quel "muro di gomma" che ha dato il titolo al film-denuncia di Marco Risi. Come Piazza Fontana, come le stragi che hanno insanguinato tante, troppe pagine dell'Italia repubblicana, anche Ustica rappresenta un'offesa al vivere civile. Un'offesa che va ancora sanata, un'offesa che grida vendetta al cospetto di Dio e degli uomini. A 40 anni di distanza non solo non dobbiamo dimenticare, ma anzi dobbiamo alzare di più la voce. Per Giuseppe, per Elvira, per il piccolo Francesco, per Rita, per Lorenzo, per tutte quelle vite spezzate sul cielo di Ustica.