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I baci di papà


Se da bambino non ricordo un abbraccio di mamma, mio padre era invece uno "sbaciucchione" al limite del fastidioso. Di un'allegria contagiosa, dove stava seduto lui era sempre capotavola. Un mazzo di carte ed era festa per tutti, tra giochi di prestigio barzellette e briscola mettece er carico. In macchina cantava - che fosse al volante di una 500 o di una Ferrari - io e mia sorella dietro e tu vuò fa l'americanomericanomericà. Il tempo mescola i ricordi, poi taglia il mazzo e sul tavolo della memoria serve le carte a suo piacimento. Ora mi viene di ripensare agli ultimi anni, alle sue telefonate verso mezzogiorno dove-sei?vieni-da-me-a-pranzo? Se dicevo di sì in 10 minuti impastava uova e farina; quando arrivavo la mia scodella di quadrucci e piselli era sul tavolo della più pulita delle cucine. Oggi fa giusto 18 anni che non c'è più. Mi manca, ovvio. Ma a riempire il vuoto c'è sempre un ricordo nuovo che ritorna. È lui, è papà che non la smette di sbaciucchiarmi.

© RADIO BELLA ETA'

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(registraz. Trib. di Roma n. 45/2016 del 9 marzo 2016)

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