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Italiani, seria gente


"Why Can’t Trump’s America Be Like Italy?" Perché l'America di Trump non può essere come l'Italia? Dalle colonne del "New York Times" la domanda se la pone Paul Krugman e la gira ai lettori del prestigioso quotidiano statunitense. Non è un tipetto qualsiasi il Krugman; prof all'università di Princeton, nel 2008 ha vinto il Premio Nobel per i suoi studi in materia di geografia economica. Nel suo articolo, da buon economista, Krugman lascia parlare per primi i numeri: la percentuale dei morti americani per coronavirus è dieci volte maggiore rispetto all'Italia. L'economista mette nel conto anche il fatto che da noi ci siamo trovati a combattere il covid-19 senza altro 'modello comportamentale' che quello adottato in Cina e in Corea, mentre gli altri paesi europei hanno potuto far tesoro della nostra esperienza. Krugman aggiunge che, per composizione anagrafica, il nostro Paese era anche più esposto rispetto agli altri per la sua importante quota di anziani. Nel rilevare come l'Italia abbia saputo fronteggiare l'emergenza sanitaria, Krugman ribalta anche certi stereotipati cliché che ci vorrebbero pressapochisti e arruffoni. "For all its problems, Italy is a serious and sophisticated country, not a comic-opera stage set", così chiosa il prof. La comparazione che ne segue con l'approssimativa politica del presidente USA è impietosa, ma ve la risparmio che ho preso già troppo spazio e abbiamo da lavorare. Seriamente. Mica siamo nell'America di Trump.

© RADIO BELLA ETA'

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