Barbecue di Ferragosto

C'era da aspettarselo. I faccioni dei parlamentari che hanno intascato i 600 euro del bonus-covid sono già esposti sulla pubblica piazza, pronti per essere lapidati a colpi di parolacce. Non mi unisco a questa gogna telematica, lo dico subito, perché non credo che questi miserabili siano tanto lontani da chi ha preso quei contributi per fare il pieno al proprio yacht. Merita semmai più attenzione il "corto circuito" che l'accaduto presenta, visto che i parlamentari fin qui individuati provengono dalle fila di chi più alza la voce contro la casta dei politici. Facile prevedere quel che avverrà a breve: sospensione dei gaglioffi, anatema su di loro, tante scuse agli italiani e si riparte digrignando i denti con l'è tutto un magnamagna. Invece di parlare di come impiegare i fondi europei, invece di pensare alla scuola e alla sanità, eccoci a rosolare le istituzioni sul barbecue del Ferragosto. L'anno scorso spruzzandoci su i mojhitos del Papeete, oggi qualche polletto sgraffignato all'INPS. La figlia di De Gasperi ne è stata anche segretaria ma non ha mai percepito una paga, perché il padre riteneva che in famiglia non potesse esserci più di uno stipendio pubblico. Altri tempi.