A nuoto, contro le barriere

Dall'Australia al Messico, dall'Argentina al Congo, c'è un italiano che va nuotando in tutti gli oceani e tutti i mari del mondo. A dirla così, potremmo pensare a qualche sfaccendato che spende il suo tempo viaggiando. No, non è così.

Salvatore Cimmino, napoletano, ha 56 anni e quando ne aveva appena 15 gli hanno amputato una gamba per un osteosarcoma. Dopo innumerevoli problemi fisiologici, a 40 anni gli viene consigliato di iscriversi a una piscina, nonostante fin lì Salvatore non sapesse nemmeno nuotare. Da lì parte una bellissima storia fatta di tenacia e coraggio, che lo vede traversare lo stretto di Gibilterra, quello di Messina e la Manica (dove detiene il record per un italiano). Dal 2010 Salvatore ha iniziato il tour “A NUOTO NEI MARI DEL GLOBO – Per un mondo senza barriere e senza frontiere”. Il mare come elemento naturale che unisce e non divide, per un messaggio che frantuma le barriere architettoniche ma anche quelle culturali. La sua pagina web è ricca di informazioni ed iniziative. Tra queste, il censimento che va promuovendo tra le persone amputate o para-tetraplegiche, per una class action che incida sulla produzione industriale di protesi più avanzate.

A dispetto del covid, Salvatore Cimmino sta per partire per un Giro d'Italia che lo vedrà partire da Ventimiglia e in 14 tappe arrivare fino a Trieste. "A causa del virus la maggior parte delle risorse del nostro Paese sono state dedicate alla pandemia, ma si sono dimenticati per strada oltre tre milioni di persone che vivono con disabilità", dice Salvatore. Ce le ricorderà con il suo Giro a nuoto intorno allo stivale, partenza il 7 maggio. Facciamoci trovare sulle spiagge, a fare il tifo per lui.