La porti un ceffone a Firenze
Firenze, una serata come tante, un gruppo di ragazzi come tanti. A un certo punto decidono di rompere la monotonia del sabato sera prendendo della benzina da un motorino e usandola per dar fuoco a una decina di motorini parcheggiati. L'incendio si sviluppa rapidamente e finisce per interessare i palazzi adiacenti, nel cuore di una delle città più belle del mondo. I pompieri riescono poi a domare le fiamme, non senza difficoltà. Fin qui parrebbe il racconto, purtroppo non isolato, di una delle tante idiozie che quotidianamente le cronache ci propongono. Stavolta però c'è un fatto in più, un fatto nuovo.
La mamma di uno di questi giovani, un ragazzino di 13 anni, ha preso il figlio per le orecchie e lo ha portato al commissariato, contribuendo ad individuare anche gli altri responsabili. La bravata di questi minorenni probabilmente non avrà seguito giudiziario, ma trovo esemplare la decisa azione di quella madre.
Viviamo tempi dove i genitori, invece di rimproverare i figli se questi vanno male a scuola, se la prendono con i professori. Tempi dove c'è gente che si lamenta perché gli studenti sono costretti a prendere delle elementari precauzioni sanitarie, tempi dove ci sono mamme e papà che trovano che misurare la temperatura dei propri ragazzi sia un'odiosa imposizione. Ecco, forse ci vorrebbe poco per ritrovarci subito in un Paese migliore. Basterebbe fare come quella mamma fiorentina, capace di dare al figlio il più educativo degli schiaffoni.
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