Un mondo senza cioccolata
Un mondo senza cioccolata è possibile, dopotutto fino a che Colombo non è andato in crociera nei Caraibi della pianta del cacao ne ignoravamo perfino l'esistenza. Certo che da allora, fondente o al latte che sia, la cioccolata ha rappresentato una gioia per il palato di grandi e piccini. Insomma, un mondo senza cioccolata sarà pure possibile, ma sarebbe decisamente più triste. Eppure dovremmo cominciare ad abituarci alla perdita.
A preconizzare l'infausto evento è Virginie Raisson, con la pubblicazione del suo libro "2038, Atlante dei futuri del mondo" (ed. Slowfood). Quello che sostiene la Raisson è che la domanda di cioccolata cresce ma l'offerta invece inizia a scarseggiare. Le fave di cacao hanno bisogno di molta acqua, ma per colpa dei cambiamenti climatici le piogge tropicali vanno diminuendo sensibilmente. Alcune tecniche agricole vanno introducendo dei semi più resistenti alla mancanza d'acqua, ma sembra che il prodotto che se ne ottiene è meno buono. Insomma, l'umana specie si avvia alla sua estinzione senza neanche il conforto di una barretta di cioccolato. Finiremo con il contenderci l'un l'altro le ultime tracce di cacao , la mascherina anti-covid a nascondere gli sbaffi di Nutella dei più fortunati.
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