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16 ottobre 1943


Le buche e la "monnezza" di oggi non riescono ad offendere Roma e la sua millenaria storia, ma c'è una data invece che resta incisa nelle carni vive dell'Urbe: il 16 ottobre 1943. All'alba di quel sabato, un reparto delle truppe tedesche che occupavano Roma durante quella stagione di guerra circonda il quartiere ebraico della Capitale: è il rastrellamento del ghetto di Roma. A guerra finita, dei 1023 ebrei avviati al campo di sterminio di Auschwitz saranno solo in 16 a tornare, tra loro una donna, Settimia Spizzichino, morta nel 2000. Io l'ho conosciuta e lei la sua storia e la storia di quel che è accaduto l'ha raccontata. La sua testimonianza come quella di chi è scampato dalla Shoah (un nome per tutti: Primo Levi) è servita per rinnovare il ricordo di milioni di vittime della barbarie nazista. Per ovvie ragioni anagrafiche ora sono rimasti pochissimi reduci dei lager; dobbiamo allora farci carico noi della trasmissione di quella memoria. È un impegno che dobbiamo prenderci, che ognuno di noi deve assumersi nei confronti delle nuove generazioni. Per un "romano de Roma" come me ricordare la giornata del 16 ottobre 1943 diventa allora un dovere dal quale non potrò mai sottrarmi.

© RADIO BELLA ETA'

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